Fino a sabato 4 dicembre, Ferrara ospiterà l’edizione 2021 di FuturPera, aperta a tutti gli operatori del settore, dal vivaismo alla commercializzazione: quest’anno parteciperanno un’ottantina di espositori, il cui elenco dettagliato è già disponibile online all’interno del sito ufficiale.
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Protagonista della programmazione convegnistica della fiera – il World Pear Forum – è il Centro Servizi Ortofrutticoli CSO Italy, che cura l’organizzazione degli interventi in calendario per queste prime due giornate.
L’incontro introduttivo, intitolato “UNApera alla prova del mercato”, si terrà alle 15.00 di quest’oggi e verrà moderato da Paolo Bruni, presidente di CSO Italy: in quest’occasione, interverranno nel dibattito Adriano Aldrovandi, Presidente della società consortile UNAPera, Associazione di Organizzazioni di Produttori costituita per arginare la crisi del mercato della pera; Filippo Gallinella, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati; Paolo de Castro, membro del Parlamento Europeo; Mauro Grossi, Presidente del Consorzio di Tutela della Pera dell’Emilia-Romagna IGP; Roberto Della Casa, Giampaolo Nasi e Alessandro Zampagna, rispettivamente responsabile di UNAPera, coordinatore del comitato commerciale e coordinatore del comitato costituente dell’AOP.
Le conclusioni saranno invece affidate ad Alessio Mammi, Assessore per Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna.
La seconda giornata di convegni
Venerdì 3 dicembre gli interventi saranno divisi in tre sessioni: come preludio introduttivo, alle 9.30 si apriranno i lavori con i saluti da parte di Andrea Moretti, Presidente di Ferrara Fiere Congressi, Matteo Fornasini, Assessore del Comune di Ferrara e Paolo Bruni, che cederà il compito di moderatore a Ivano Valmori, Direttore di Agronotizie.
Dalle 9.45 inizierà invece il primo segmento di discussione, dedicato a discutere come i cambiamenti climatici hanno afflitto il settore ortofrutticolo: i tre relatori saranno in questo caso Massimiliano Fazzini, docente di Climatologia e rischio climatico all’Università di Camerino e Ferrara; Gioele Chiari, divulgatore scientifico del Canale Emiliano Romagnolo; Giuseppe Todeschini, figura istituzionale della Regione Emilia-Romagna che tratterà degli interventi di prevenzione e sostegno della Pubblica Amministrazione contro le avversità.
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Dalle 10.40 si aprirà la seconda sessione di dibattito, “I grandi temi che affliggono la pericoltura: i risultati della ricerca”, suddivisa in quattro interventi: il Presidente di OI Pera Gianni Amidei inaugurerà il dialogo, cedendo poi la parola a Michele Mariani e Alessandro Zago della Fondazione Navarra, con un intervento su “Come provare ad arginare la crisi della pericoltura ferrarese”. In seguito, due interventi specialistici approfondiranno da un lato le attività di ricerca in corso di svolgimento su maculatura bruna e cimice asiatica; dall’altro le sperimentazioni di laboratorio in campo di fungicidi e altre pratiche agronomiche per il controllo della maculatura, malattia in grado di danneggiare gravemente le colture.
L’ultima sessione del Forum
La terza e ultima sessione in calendario per il 3 dicembre verrà inaugurata alle 11.40, con l’intervento di Simona Rubbi (CSO Italy): il tema discusso sarà “Il Green Deal e le nuove frontiere della pericoltura”, con uno sguardo al futuro che conferma la volontà – espressa anche dalla direttrice di CSO Italy, Elisa Macchi – di far fronte alle numerose problematiche riscontrate, ricercando soluzioni in grado di svoltare le sorti della pericoltura.
A questo scopo, entra in campo anche il mondo delle biotecnologie verdi, che possono fornire una nuova prospettiva d’intervento nella tutela dei cultivar: fra gli interventi da seguire, si segnalano quelli di Luca Casoli (Consorzio Fitosanitario di Modena e Reggio Emilia) e Bruno Mezzetti (Università Politecnica delle Marche).
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