È stata di recente firmata, presso la sede di via Rana Ca’ Mori, la nuova convenzione tra il Parco Regionale dei Colli Euganei e i Carabinieri del Nucleo Forestale, una collaborazione che si protrae dal novembre del 2017.
Il presidente del Parco, Riccardo Masin, ha ricordato che l’area sottoposta a tutela è visitata da residenti, turisti, sportivi e che dunque «la collaborazione con i Carabinieri Forestali diventa fondamentale per proteggere il territorio e garantire il rispetto di chi vive il Parco. Con questa firma – l’accordo è stato siglato da Masin e dal Generale di Brigata Pierangelo Baratta, n.d.r. – facciamo squadra con i Carabinieri Forestali, rendendo più efficace l’attività di controllo del territorio, ma anche di formazione per il rispetto del Parco stesso».
Hanno presenziato all’incontro anche il Vicepresidente dell’Ente Parco, Antonio Scarabello, e il Tenente Colonnello Federico Corrado, che hanno ribadito l’importanza del sodalizio siglato per la conservazione del patrimonio naturale appartenente ai Siti d’Importanza Comunitaria, alle Zone Speciali di Conservazione e alle Zone di Protezione Speciale incluse nel territorio del Parco (Rete Natura 2000).
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Il contenuto della convenzione
I principali punti dell’accordo riguardano la lotta al bracconaggio, agli incendi boschivi, all’abusivismo edilizio, allo smaltimento illecito di rifiuti e, più in generale, agli illeciti contro l’ambiente, la fauna e la flora, come già si accennava qui.
Come ulteriori capisaldi della partnership troviamo il controllo del territorio, finalizzato alla previsione e prevenzione dei rischi di dissesto idrogeologico, e l’organizzazione di iniziative in favore dei giovani, miranti a diffondere la cultura della tutela del patrimonio agro-silvo-pastorale e della biodiversità.
Al fine di rendere più efficace la collaborazione, le parti si sono impegnate anche nel mettere a reciproca disposizione informazioni, documenti e dati in proprio possesso, mentre il Parco ha concesso, in comodato d’uso gratuito per tutta la durata dell’accordo, un locale per il deposito di materiali in dotazione o per necessità derivanti dalle attività di vigilanza e controllo, due fototrappole a infrarossi e un drone con telecamera, che il personale dell’Ente Parco impiegherà per il monitoraggio e la perlustrazione di aree difficilmente accessibili con altri mezzi.
In copertina, un’immagine dell’evento