In memoria delle donne illustri, Monselice si tinge di Rosa

In memoria delle donne illustri, Monselice si tinge di Rosa

La meravigliosa mattinata di sabato 11 marzo si è rivelata un’ottima occasione per la giunta guidata da Giorgia Bedin di celebrare la “Festa della Donna” assieme alla comunità monselicense. Quale momento migliore di un giorno che sembra anticipare l’avvento della primavera per intitolare a delle donne di fama nazionale e internazionale delle infrastrutture fondamentali per la Città della Rocca.

La rotatoria adiacente al Liceo Cattaneo, presso l’incrocio tra Via Petrarca, Via Matteotti e Via Verdi, è stata infatti dedicata alla giornalista italiana Ilaria Alpi, distintasi per il suo operato come corrispondente dai paesi arabi per la Rai, morta tragicamente assieme al suo cameraman nel marzo del 1994 a Mogadiscio a causa di un attentato. Il rondò di Via Orti ricorda invece le operaie della Filanda Trieste, storica azienda che fu presente nel territorio, le quali, verso la fine dell’Ottocento, ebbero il coraggio di organizzare delle manifestazioni sindacali per denunciare le terribili condizioni a cui erano costrette a sottostare; un evento spartiacque all’epoca, che ha posto le basi per il rispetto del lavoro femminile nel monselicense e nei comuni limitrofi. Infine, la rotonda di Via 28 Aprile porta da oggi il nome dell’ambientalista keniota Wangari Muta Maathai, eroina dell’ambiente conosciuta a livello internazionale, premio Nobel per la pace nel 2004 e fondatrice del Green Belt Movement, organizzazione grazie alla quale ha combattuto la deforestazione in Africa con risultati strabilianti.

Donne
Alla presenza degli alunni.

«Un’occasione unica per celebrare il merito delle donne che hanno donato la loro vita per difendere un ideale comune, per riaffermare i propri diritti con l’obiettivo di migliorare il mondo», commenta il Sindaco Bedin. Tuttavia, un percorso ancora lungo e difficoltoso quello che mira alla parificazione dei diritti e delle responsabilità tra uomini e donne, che richiede costanza, il supporto dell’intera comunità, e che deve essere condiviso dalle nuove generazioni, le quali hanno l’obbligo morale di continuare a perseguire gli obiettivi dei loro predecessori. Una posizione condivisa pienamente dall’Associazione Toponomastica Femminile, dall’Associazione Donne in Ekopark e dalla Commissione delle Pari Opportunità, che attraverso degli interventi costruttivi hanno fatto sentire la loro voce, e dagli alunni dell’Istituto Cattaneo e del Kennedy, giunti ad assistere all’inaugurazione e a raccogliere le testimonianze di chi si batte da tutta la vita per un futuro equo e solidale. Ancora una volta, auguri alle Donne!