"Non c'è Monselice senza il Castello"

"Non c'è Monselice senza il Castello"

Alla borsa del Turismo “Incoming Veneto” di Monselice l’entusiasmo di quaranta operatori turistici ospiti 

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La frase “Non c’è Monselice senza il Castello” è stata  coniata da Andrea Pesce di Genova e da Aldo Guidozzi di Civitanova Marche, entrambi tour operator che hanno avuto modo di visitare e apprezzare le bellezze di questa città, invitati per l’occasione alla Borsa del Turismo “Incoming Veneto“. Ma non solo loro. In occasione di Incoming Veneto, una quarantina di operatori del turismo provenienti da tutta Italia e dall’estero sono stati ospiti al Castello di Monselice dove hanno potuto visitarlo e “gustarlo” appieno con le guide e il direttore Emanuele Manin. Al termine il commento è stato unanime: il Castello e la Rocca sono così belli e interessanti  da inserirli nei  “pacchetti” per i loro clienti: una offerta turistica  per passare le vacanze qualche giorno visitando Monselice e i dintorni.

incoming-veneto-2023 Giorgia Bedin (sindaco di Monselice):  una comunicazione viaria favorevole alla città

Lo ha ribadito Giorgia Bedin, sindaco della Città della Rocca: “Monselice è un eccezionale crocevia viario, il migliore nella Provincia di Padova”. A Monselice si arriva in autostrada, c’è il casello autostradale, entro qualche mese verrà aperto anche un secondo casello. C’è una stazione ferroviaria importante con la fermata di molti treni e servita in modo egregio. La città è attraversata da due strade statali. “Un turista può fare tappa a Monselice e poi andare in poco tempo  a Padova, Rovigo, Venezia e nelle altre città”

francesca-fama-assessore-monseliceFrancesca Fama (assessore al turismo di Monselice): fare soggiornare i turisti più a lungo

La seconda edizione di Incoming Veneto, voluta fortemente dall’Assessore al Turismo di Monselice Francesca Fama, vuole dare ulteriore slancio all’attività turistica del territorio, coinvolgendo le associazioni di categoria. L’Ascom Confcommercio di Monselice ha dato il pieno sostegno facendo conoscere agli operatori le botteghe del centro storico, la ristorazione e quanto sono in grado di offrire.

Aldo Rozzi Marin (Castello di Monselice):  fare squadra per far conoscere le bellezze di Monselice 

Ma Monselice non c’è senza il Castello! Sembra una fase provocatoria, eppure – dal punto di vista turistico – molto realista. E’ il gioiello prezioso che, insieme al Colle delle Sette Chiese e del Mastio di Federico II, i monselicensi sono orgogliosi di farlo conoscere ai “foresti”. Un gioiello talmente prezioso che la proprietà è in capo alla Regione Veneto, secondo le volontà testamentarie del conte Cini.  Poi,  grazie alla instancabile e appassionata opera di Aldo Businaro questo castello – uno dei più belli d’Europa – è stato fortemente seguito dallo stello Businaro sino alla sua morte nel 2006.  Inizialmente il Castello era gestito da un Consiglio formato da Comune di Monselice, Provincia di Padova e Regione. La Regione Veneto ha costituito  “Veneto Edifici Monumentali srl” incaricando  l’avvocato Aldo Rozzi Marin a gestire il grande patrimonio di Monselice.

aldo-rozzi-marin-castello-monselice“Veneto Edifici Monumentali ha deciso di aderire per il secondo anno consecutivo – afferma Aldo Rozzi Marin –  alla Borsa del turismo Monselice Incoming Veneto in quanto attività essenziale per raggiungere obiettivi culturali, turistici ed economici per il territorio che sempre di più mettono al centro dell’offerta turistica le testimonianze storiche e artistiche”

“Un plauso agli organizzatori – ha continuato –  Sono convinto che, per valorizzare al meglio il patrimonio monselicense, nella strategia territoriale debbano essere coinvolti tutti i soggetti pubblici e privati interessati a diventare protagonisti di questo sviluppo, impegnandosi insieme a garantire una adeguata dotazione di servizi e infrastrutture, accessibilità e accoglienza per completare il panorama ciò che la città di Monselice può offrire. La valorizzazione deve quindi avere una dimensione dinamica che pone il complesso monumentale di Monselice (Castello Cini, percorso naturalistico Colle della Rocca e Villa Duodo) al centro del territorio in cui è ospitato. Il complesso monumentale racconta la storia di Monselice, ne custodisce l’identità, e oggi, accogliendo buyers nazionali/internazionali, giornalisti, turisti, visitatori e appassionati, guarda al futuro.”

Insomma, a Monselice si arriva per visitare sì il bel territorio, le cittadine murate vicine come Este e Montagnana, il bellissimo borgo di Arquà Petrarca, le bellezze dei Colli Euganei con le piste ciclabili, i gustosi piatti del territorio….  Ma si deve andare a visitare il Castello e fare la passeggiata delle Sette Chiese!