Questo mercoledì si è conclusa la nona edizione di Cosmofood, con l’elezione di Giada Bozzolan a Miglior Professionista Lady Chef del Veneto: affollata e ricca di sapori, l’esposizione ha permesso agli operatori del settore di fare rete e condividere competenze, con l’obiettivo, ancora una volta, di creare nuove sinergie e superare definitivamente l’impasse causata dalla pandemia, combattendo al contempo i più recenti squilibri legati alla crisi energetica.
Vivere Cosmofood significa zigzagare tra i padiglioni facendosi attrarre dal profumo delle spezie Biomundus, dai colori accesi ed invitanti delle pizze Scrocchiarella, oppure ancora avvicinarsi alla Cosmofood Arena per ascoltare i talk in programma, tra i quali spicca la serie “Chef Confidential” moderata da Marco Valletta. Significa però anche fermarsi a riflettere e dialogare, riservandosi il tempo per approfondire tematiche salienti per il mondo della ristorazione, certo, ma anche per il nostro presente, per il momento storico che stiamo attraversando.
Eco Tecnologie: bioplastiche e sostenibilità
Allo stand 104, dedicato all’azienda piemontese “Eco Tecnologie” di Marco Alizeri, abbiamo avuto modo di ascoltare l’appassionata e competente voce di Nina Rabbia, che racconta storia e mission del brand.
«Nata nel 2008, l’azienda si è posta sin da subito l’obiettivo di proporre al mercato un’alternativa alla plastica di origine fossile e di promuoverne l’utilizzo in tutti gli ambiti in cui il materiale compostabile offra prestazioni paragonabili a quello non compostabile. Ci sono circostanze in cui è impossibile sostituire la plastica tradizionale con altri polimeri (ad esempio, negli pneumatici); stoviglie e posate, invece, rientrano perfettamente nell’insieme degli oggetti d’uso comune che sarebbe virtuoso realizzare in bioplastica, insieme al packaging alimentare».
Il campionario presente allo stand è vasto, funzionale e d’interesse, vista la curiosità destata nei passanti: un dato non scontato dal momento che i costi per l’acquisto di prodotti biodegradabili sono nettamente superiori a quelli legati all’usa e getta meno virtuoso.
Nina spiega: «La legislazione europea ci viene in aiuto, con una “spinta gentile” verso l’abbandono della plastica di origine fossile. Personalmente non ritengo che forzare una scelta ecologista sia la strada migliore per comunicare la necessità di questo passaggio, ma l’intervento dell’UE ha il pregio di accelerare un cambiamento che deve essere portato a termine per salvaguardare il nostro pianeta».
Una miniera di spunti
Con il 37% di visitatori in più rispetto al 2021, Cosmofood si riconferma un appuntamento fieristico partecipato, in cui trovare realtà d’alto livello con cui confrontarsi: vi proponiamo ancora due di questi incontri, i più golosi della kermesse, per inquadrare anche il lato sfizioso del B2B.
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GAT, Gelatieri Associati del Triveneto
Allo stand 210 incontriamo il gelatiere Lorenzo Zambonin, che ci fa assaggiare i particolarissimi gusti preparati dai colleghi: assaporando qualche cucchiaio di fior di sambuco e spritz Campari, dunque, scopriamo i nomi delle gelaterie presenti in Fiera, a partire dalla Gelateria delle Terme di Abano. Sempre nella provincia troviamo la gelateria Ciokkolatte di Padova, le Antiche Tentazioni di Selvazzano e la gelateria Dolce Freddo di Montagnana.
«Quando si produce un gelato di qualità non si teme di svelarne gli ingredienti o le modalità di preparazione», ci racconta Lorenzo, «un vero professionista capisce dal primo cucchiaio cosa c’è nella coppetta! Dare modo ai talenti di incontrarsi è una bellissima occasione per intrecciare diverse esperienze e farle conoscere ai consumatori. Qui a Cosmofood abbiamo portato alcuni gusti considerati inusuali dal pubblico, anche se per noi ormai sono quasi la norma, insieme a proposte più tradizionali come quella del tiramisù di Thomas Infanti. Anche in gelateria c’è lo stesso equilibrio: gusti dai nomi meno trasparenti come il Palio di Montagnana si accompagnano alle ordinazioni più classiche, in modo da accontentare tutti… In tutte le stagioni!»
Lorenzo precisa infatti che il gelato buono – checché ne dicano i consumatori esclusivamente stagionali – si fa apprezzare e desiderare anche d’inverno. Noi, da assaggiatori, non possiamo che confermare.
Treviso Tiramisù
Il secondo “angolo dolce” del nostro giro della Fiera si trova allo stand 215, dove campeggiano alcuni invitanti vasetti di tiramisù e delle piccole scatoline d’assaggi. Con il cucchiaio alla mano, proviamo alcune deliziose varianti sulla ricetta tradizionale, che rimane il punto di riferimento di Treviso Tiramisù, pur nello sperimentalismo delle innovazioni.
«Utilizziamo ingredienti a chilometro zero per realizzare le nostre creazioni, dal mascarpone di Latteria Soligo al caffè di Hausbrandt, con un’attenzione al territorio che vuole essere distintiva per l’azienda.
A breve apriremo un locale interamente dedicato al tiramisù in vicolo Barberia, proprio al centro di Treviso, città che ha dato i natali a questo dolce: la casa del tiramisù si svilupperà su quattro piani e darà spazio alle ricette presentate qui in fiera… e non solo! Bisognerà però attendere l’inaugurazione per saperne di più», commenta Paolo de Biasi, responsabile commerciale del brand.
La data precisa non si sa ancora, ma l’invito che rivolgiamo ai lettori è quello di tenere libera l’agenda per la Giornata Mondiale del Tiramisù, indetta per il 21 marzo: mancano solo 130 giorni!
La visita di quest’anno si conclude dunque con un doppio dessert, come si confà ad una dolce chiusura di pasto e di festival. Gli espositori, in totale, sono stati ben oltre un centinaio, e con alcuni di loro abbiamo già conversato nel corso della precedente edizione (per saperne di più, vi invitiamo alla lettura di quest’articolo): questo veloce assaggio di Cosmofood 2022, perciò, dev’essere inteso come un invito a partecipare alla fiera già in programma per novembre 2023 – l’appuntamento sarà sempre in Viale dell’Oreficeria.
Immagini a cura dell’autrice